Il ritorno dei mulini ad acqua

15/03/2016

Economia



Arriva dal Regno Unito l’idea di sfruttare la più antica delle sorgenti di energia, quella idrica.

L’idea quindi non è nuova. Ad esserlo è il metodo. Lunagen è una start up inglese che vuole estrarre energia elettrica dai dolci flussi d’acqua che irrigano campagne e centri abitati in UK. Non proprio cascate e fiumi impetuosi, ma ruscelli e canali che all’ombra di querce e salici potrebbero ospitare i moderni mulini ad acqua inventati da quattro giovani imprenditori. La tecnologia in via di sperimentazione consiste nel piazzare turbine nell’acqua, azionabili anche dal più ozioso dei flussi d’acqua, in grado di generare energia elettrica. L’energia prodotta può essere utilizzata direttamente o immessa nella rete nazionale. In questo modo, sperano gli inventori, si potrebbe creare una vasta rete di piccole centraline senza ricorrere alla costruzione di ben più impegnative dighe.

Le turbine modulari possono essere collegate tra loro e collocate per tutta la larghezza del corso d’acqua, di traverso rispetto alla corrente, costringendo l’acqua a passarci attraverso, trasformando anche i più piccoli flussi d’acqua, anche solo di due metri di larghezza e profondi solo un metro, in fonti di energia. La tecnologia, sostengono gli imprenditori che hanno raccontato il loro progetto al The Guardian, potrebbe essere anche molto economica. E senz’altro lo sarà se la si paragona a quella necessaria per la costruzione di una diga. Per esempio stimano che basterebbero solo 5-10 mila sterline per costruire una piccola centralina da un kilowatt.

E i pesci? Nessun pericolo, potranno guizzare sereni in mezzo alle turbine.