Christine Lagarde, una via femminile alla leadership

02/03/2012

Economia



“La presenza di Christine Lagarde sta certamente trasformando l’immagine del Fondo. Ma ci sono già profondi cambiamenti sostanziali in atto, che rendono l’istituzione diversa rispetto a un anno fa”.

La frase viene da un interessante articolo di Newsweek che traccia un profilo di Christine Lagarde, l’attuale direttrice del Fondo Monetario Internazionale.

Perché questo articolo mi colpisce, tanto da parlarne qui? Perché quello che emerge non è il semplice ritratto di una donna in una posizione di grande visibilità e potere: questo è raro, certo, ma talvolta accade e mi auguro che accada sempre più spesso. A colpirmi è il “come”: Christine Lagarde sta interpretando il ruolo con la sua personalità e la sua sensibilità.

Sentite cosa scrive Christopher Dickey, il giornalista di Newsweek, con tono piuttosto colorito: “Fino a qualche mese fa l’Fmi era infatti visto come l’istituzione che mangiava bambini per colazione”. Per invertire la rotta, Christine Lagarde ha puntato molto sul rinnovamento delle relazioni con i Paesi di tutto il mondo. E oggi la fiducia nei confronti di questo organismo sta aumentando: i Paesi europei stanno pian piano capendo che possono contare su un alleato in grado di “prescrivere la cura giusta” per uscire dalla crisi.

Sembrerebbe la vittoria dell’intelligenza relazionale, una dote particolarmente spiccata nelle donne. Non abbiamo la certezza che sia così, ma mi piace pensare che esista una “via femminile” alla leadership, più dialogante e collaborativa. Per il momento, di una cosa resto convinto: la differenza (di genere, ma non solo) è sempre un valore.