UN Women e l’impegno verso le donne che ne consegue

06/03/2012

Economia



Qualche giorno fa, proprio qui sul mio blog, ho voluto condividere alcune riflessioni sull’importanza di una “via femminile” alla leadership. Lo spunto era l’avvento di Christine Lagarde a capo del Fondo Monetario Internazionale, che ha di fatto contribuito a cambiare la percezione di questo ente a livello globale. Proprio grazie alla leadership più dialogante e collaborativa della Lagarde.

Oggi voglio tornare sull’argomento, per raccontarvi che proprio in questi giorni ho aderito per conto di Benetton Group a un’iniziativa che ritengo di assoluto spessore: UN Women, la nuova Entità delle Nazioni Unite per l’Uguaglianza di Genere e l’Empowerment Femminile. Si tratta di un iniziativa a livello globale, sotto l’egida dell’Assemblea Generale dell’ONU, nata qualche anno fa per rispondere alle necessità delle donne di tutto il mondo e accelerare il loro cammino verso il progresso in un contesto in cui, ancora oggi, le disuguaglianze di genere permangono purtroppo ancor troppo radicate.

Questa iniziativa è solo un primo passo, che ritenevo doveroso fare quanto prima per dare un mio segnale forte. Il nostro è un Gruppo impegnato da sempre per cercare di conciliare crescita economica e responsabilità sociale, competitività e senso etico. Le donne – con i loro valori morali, la quotidiana capacità di lavoro, le doti di sensibilità, ascolto e grazia – partecipano pienamente ai programmi e alle attività dell’azienda. L’adesione a UN Women è un primo passo, come dicevo. Bisogna fare di più e di più farò in modo che si faccia, in Italia e in tutti i 120 paesi in cui la nostra azienda è presente. Questo è il senso dell’impegno che mi sto prendendo.

Tra l’altro, in questi giorni in Italia e nel mondo ci sono molte iniziative degne di nota che toccano questo importante argomento. Tra questi mi fa piacere menzionare il summit Women in the World che si terrà a New York nei prossimi giorni, ideato da Tina Brown, direttrice di Newsweek e The Daily Beast, e che prevede tra gli altri proprio un intervento di Christine Lagarde. Anzi, a proposito di Tina Brown, condivido di seguito un suo messaggio mandatomi dopo aver letto il mio post sulla Lagarde:

I enjoyed your post on a woman’s way of leadership and wanted to add to his point.
As editor-in-chief of Newsweek & The Daily Beast, I’ve long been privy to the benefits a powerful female workforce can bring to a rapidly evolving company. But many businesses are just waking up to this fact, that hiring more women can pay real dividends.
That’s the powerful message another recent article in Newsweek conveys, as written by Melanne Verveer, the U.S ambassador for global women’s issues for the State Department and the unstoppable Kim Azzarelli, President of the Women in the World Foundation (and a recent recipient of the NY State Bar Association Ruth G. Schapiro Award). Melanne and Kim tackle a corporate revolution afoot, detailing the ways businesses from Avon to Ernst have linked arms in their mission to bring 1 billion women to the mantle of the global economy.
The feature is ‘Why the Global Economy Needs Businesses to Invest in Women,’ and I’d encourage you read it on the Beast.

Tina Brown

Ho apprezzato il tuo post sulla leadership al femminile e ho voluto dare il mio contributo.
Come direttore di Newsweek e The Daily Beast, mi sono noti da tempo i vantaggi che può portare una massiccia forza lavoro femminile a un’impresa in rapida crescita. Molte aziende però si stanno rendendo conto soltanto ora che assumere un maggior numero di donne può produrre dividendi reali.
Questo è il messaggio forte trasmesso da un altro recente articolo di Newsweek, scritto da Melanne Verveer, ambasciatrice dell’Ufficio del Dipartimento di Stato per le Questioni Internazionali Riguardanti le Donne e dall’inarrestabile Kim Azzarelli, presidente della Fondazione Donne nel Mondo (e recente vincitrice del premio Ruth G. Schapiro della New York State Bar Association). Melanne e Kim affrontano una rivoluzione aziendale in corso, descrivendo i modi in cui varie imprese, da Avon a Ernst, camminano a braccetto nella loro missione di condurre un miliardo di donne agli onori dell’economia globale.
Lo speciale si intitola Perché l’economia globale necessita che le imprese investano nelle donne e consiglio vivamente di leggerlo su The Beast.

Tina Brown