NUOVE PROIEZIONI E DIREZIONI PER L’ECONOMIA GLOBALE

10/12/2015

Economia



Nell’ultimo World Economic Outlook, il Fondo Monetario Internazionale, principale autorità mondiale sulla stabilità finanziaria di influenza a livello planetario, non preannuncia catastrofi, ma invita alla prudenza.

L’economia mondiale quest’anno crescerà, secondo le previsioni, del 3,1% a parità di potere d’acquisto, e del 3,6% nel 2016. Le economie ad alto reddito dovrebbero crescere quest’anno del 2%, con un incremento dell’1,5% perfino nell’Eurozona, una delle aree più problematiche dell’economia mondiale, nella quale vi sono ancora incertezze sul futuro della Grecia nella moneta unica.

Per le economie emergenti è prevista una crescita del 4%, nettamente inferiore al 5% del 2013 o al 4,6% del 2015. La frenata dei Paesi emergenti, sui quali pesa il crollo dei prezzi delle materie prime, la ricaduta del passato boom creditizio e, in alcuni casi, l’instabilità politica, spinge al ribasso la crescita mondiale, mentre nelle economie avanzate, fra cui l’Italia, la ripresa migliora gradualmente. Tra le sorprese positive ci siamo proprio noi: l’FMI ritocca al rialzo dello 0,1% le stime rispetto alle previsioni dello scorso luglio.

Un’altra importante novità è che il Fondo Monetario Internazionale inizierà a prendere in considerazione più seriamente i cambiamenti climatici nei modelli macroeconomici. Il World Economic Outlook 2016 potrebbe infatti riportare i rischi per la crescita derivanti dall’aumento dei gas serra, con particolare riferimento alle economie più legate alle fonti fossili.