Copenaghen e Malmö: un ponte per l’Europa

10/10/2012

Economia



Mai come oggi il concetto di Europa è al centro del dibattito. Ogni giorno assistiamo al confronto tra chi invoca maggiore integrazione e chi vorrebbe più autonomia. Meglio insieme, o meglio soli, in altre parole?

Un esperimento interessante viene da due grandi città del nord Europa. Copenaghen, capitale della Danimarca, e Malmö, in Svezia, sono ora collegate dal ponte sospeso più lungo d’Europa. Non è solo un fatto geografico: le due aree urbane, unite dal ponte, si sono di fatto trasformate in una florida metropoli multi-nazionale.

Come racconta un articolo che mi è capitato di leggere su Monocle, tutto è cominciato negli anni Novanta, quando una grave crisi dell’industria cantieristica ha messo in ginocchio la città di Malmö. Per uscirne, la città ha investito nella creazione di un porto in collaborazione con Copenaghen. A questo ha fatto seguito l’inaugurazione del ponte di Oresund, un miracolo ingegneristico destinato a collegare le due città e a migliorare drasticamente le vite dei loro abitanti.

Per esempio, l’apertura del collegamento ha consentito a molti cittadini danesi di continuare a lavorare a Copenaghen vivendo però nella più economica Malmö. I lavoratori svedesi, dal canto loro, hanno trovato più ampie possibilità di impiego dall’altra sponda dello stretto di Oresund.

Perché questa storia è interessante? Perché Danimarca e Svezia hanno sfruttato le loro diversità con successo. Hanno unito le due rispettive realtà, differenti dal punto di vista economico e culturale, per costruirne una terza, con potenziale ben più alto della somma delle due parti. E l’hanno fatto senza polemiche infinite e veti incrociati, spinte dalla necessità ma anche dal coraggio, rinunciando a qualche cosa per ottenere molto di più.

È una lezione applicabile ovunque? Di certo, nei momenti di difficoltà tutti – individui, aziende, Stati – tendiamo a chiuderci. E se la soluzione fosse invece nell’apertura verso l’esterno e nella fiducia reciproca?