AMERICAN COOL

11/09/2014

Arte Contemporanea



Cosa intendiamo quando diciamo che una persona è “cool”? La domanda non è poi così oziosa: tant’è che una mostra a Washington presso lo Smithsonian National Portrait Gallery terminata il 7 settembre ha provato a spiegarcelo. Che cosa hanno in comune i soggetti fotografati in mostra? Hanno avuto una visione artistica e una cifra stilistica distintiva, si sono ribellati o hanno trasgredito i valori generazionali, posseggono ancora oggi una grande riconoscibilità – un “iconic power” – e hanno lasciato un’indiscutibile eredità culturale.

I curatori partono da lontano provando a definire l’aura di coolness, spiegando che contiene sempre qualcosa di nuovo per l’epoca, qualcosa di carismatico, ma che nella novità totale contiene anche un lato oscuro. Ogni generazione ha i suoi archetipi “cool”: nell’ottocento la mostra ci propone il poeta Walt Whitman, un vero precursore. Ma saltando verso gli anni cinquanta del secolo scorso vediamo come il cinema, la settima arte, cominci a produrre icone una dopo l’altra: James Dean, Humphrey Bogart, Marlon Brando. Chi più “cool” di loro?

E così la musica, pensiamo per esempio a Billie Holiday e Frank Sinatra. Cinque personaggi che in quanto a novità, carisma, e anche lato oscuro non scherzavano affatto. E proseguendo la cavalcata nei decenni arriviamo agli settanta e settanta, con il “cool” che si mischia alla controcultura con la musica a farla da padrona, pensiamo solo a Jimi Hendrix e a una meno scontata Debbie Harry, indimenticabile front(wo)man dei Blondie.

Fino ad arrivare ai giorni nostri, dove in mostra troviamo splendidi ritratti fotografici di Kurt Cobain, David Byrne e dell’attore Benicio Del Toro. Leggendo di questa mostra non ho potuto non pensare come potremmo replicarla in Italia prendendo immagini dei personaggi del nostro star system, magari del passato. Proviamo a pensare solo agli attori: a me vengono in mente Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Sophia Loren… ma potrei proseguire a lungo. Perché in Italia in quanto a coolness non abbiamo niente da invidiare agli Stati Uniti, e il mondo lo riconosce da tempo.

Italian Cool: chissà che mostra potrebbe venir fuori.