MART, tra arte e architettura

09/06/2016

Arte Contemporanea



Ho potuto visitare recentemente il MART-Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto; oltre ad essere uno tra i più importanti Musei d’arte moderna e contemporanea d’Italia, è un edificio che mi ha colpito notevolmente per la sua imponenza e raffinatezza stilistica.

Il MART è opera del grande architetto ticinese Mario Botta che si è ispirato a modelli classici per le forme, in particolare per la grande cupola al Pantheon. Una cupola costruita con delle caratteristiche all’avanguardia: in acciaio e plexiglas, presenta infatti uno “spicchio” mancante, reso possibile da complesse soluzioni ingegneristiche. Se la visita al MART si accompagna a una giornata di sole poi si possono apprezzare anche i giochi di luce che la cupola crea… un’opera davvero meravigliosa.

Per il rivestimento è stata scelta la pietra gialla di Vicenza, tradizionalmente usata dal Palladio, che rende anche la “sola” struttura dell’edificio una vera opera d’arte.

Scrisse Mario Botta, poco prima dell’inaugurazione del MART: “La nuova piazza, coperta da una cupola vetrata, diviene il “cuore” baricentrico del nuovo complesso e nel contempo anche immagine dell’insieme museale che si organizza tutto intorno. É quindi lo spazio “vuoto”, la piazza coperta, la vera matrice della composizione architettonica che proprio nella sua centralità focalizza l’idea primaria di questo progetto.” Una piazza viva, che rende questo museo spazio culturale ampio e multiforme; il MART nei suoi spazi pubblici dialoga infatti con la Biblioteca, l’Auditorium, il Teatro e il parco pubblico. Oltre a produrre mostre, eventi e laboratori, ospita artisti, curatori, aziende, eventi internazionali e locali. Per questo oggi il MART è un centro espositivo di rilievo europeo, un punto di ascolto e dialogo per il territorio circostante e una macchina complessa che produce stimoli continui.