Rapporto Federculture: un anno dopo

25/09/2013

Economia



Poco più di un anno fa avevo commentato in un post il rapporto annuale di Federculture. Nel 2011 la spesa delle famiglie italiane in consumi culturali era aumentata per il decimo anno consecutivo: un dato in netta controtendenza rispetto a tutti gli indicatori economici riguardanti produzione, occupazione e consumi.

Nelle scorse settimane Federculture ha pubblicato il rapporto relativo al 2012. E questa volta i numeri, un po’ a sorpresa rispetto alla crescita costante degli anni precedenti, sono molto negativi: la spesa in cultura delle famiglie italiane, infatti, è calata di circa 3 miliardi di euro rispetto al 2011, mentre la nostra partecipazione culturale, cioè il numero di italiani che hanno partecipato a più di un evento culturale durante l’anno, è scesa di oltre l’11%.

Che cosa sta succedendo? Libri, cinema e teatro non attirano più la nostra curiosità? La recessione ha finito per colpire anche i consumi culturali? Secondo Federculture questi dati vanno attribuiti alla scarsa attenzione delle istituzioni verso la promozione e la valorizzazione delle proposte culturali e agli scarsi investimenti nel settore. L’Italia, infatti, è il fanalino di coda in Europa per spesa pubblica in questo ambito: il budget del Ministero per i Beni e le Attività culturali è sceso del 27% in dieci anni.

Un anno fa intitolavo il post con un auspicio: che la cultura ci potesse salvare. Sarebbe bello non dimenticarlo.