Quanto vale il cibo sprecato?

30/09/2014

Economia



Tempo fa mi sono stati segnalati i risultati di una ricerca condotta da Last Minute Market, – una società spin off dell’Università di Bologna – che ha quantificato il valore del cibo ancora utilizzabile che sprechiamo ogni anno sul Pianeta. Sono dati impressionanti: in tutto il mondo il cibo sprecato annualmente vale più del PIL svizzero, circa 750 miliardi di dollari. E in Italia? Purtroppo sul fronte dello spreco ci diamo decisamente da fare.

I dati diffusi infatti mostrano un relativo miglioramento, rispetto agli 8,7 miliardi di dollari di spreco del 2012, nel 2013 siamo arrivati a 8,1 miliardi, una cifra comunque enorme. Facendo una semplice divisione, sono più o meno 130 euro a testa l’anno – neonati e bambini compresi – che ogni anno finiscono nella spazzatura. Non ha senso: quali possono essere le soluzioni per evitare questo spreco?

I più amanti dell’innovazione spingono per packaging intelligenti, che cambino colore all’avvicinarsi della data di scadenza. Altri puntano sulle etichette dei prodotti, che potrebbero per esempio avere più di una data, non solo quella di scadenza, destinata al consumatore finale: un semplice “vendere entro” destinato al mondo retail potrebbe aiutare a tagliare uno spreco ingiustificabile. Ma al di là delle innovazioni di prodotto e delle norme sull’etichettatura, il vero nemico numero uno dello spreco deve essere sempre uno e uno solo. Il nostro buonsenso: usiamolo più spesso.