È stata inaugurata qualche settimana fa a Pechino una mostra sul Rinascimento italiano. Per alcuni mesi, opere di Raffaello, Michelangelo, Botticelli e Brunelleschi incanteranno i visitatori cinesi, che avranno così l’occasione di conoscere da vicino un importantissimo pezzo di storia dell’arte italiana.
La mostra è il primo evento ospitato all’interno di Spazio Italia, una nuova area espositiva permanente dedicata al nostro paese nel Museo Nazionale della Cina di piazza Tienanmen, il più grande e visitato museo del mondo.
Non vorrei essere ripetitivo, ma credo che tutto ciò non faccia che confermare quanto ho già scritto qui: l’Italia vanta un patrimonio artistico e culturale praticamente inesauribile. E la valorizzazione di questo immenso giacimento non è una delle tante opzioni possibili ma – specie in un momento di crisi come questo – una strada obbligata. Al seguito dell’arte e della cultura, tutte le nostre competenze, che sono numerose e spesso eccellenti, possono conquistare (pacificamente) il mondo e riportarci a essere un paese leader.
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