DONNE E GENDER GAP, LE SFIDE DEL GIAPPONE DI DOMANI

17/03/2015

Economia



In una cultura storicamente patriarcale come quella del Giappone le donne al comando nel mondo del lavoro sono sempre state poche, e lo sono anche oggi: ma oltre a essere un problema culturale è anche un problema economico. Il World Economic Forum colloca infatti il Giappone al 104° posto su 142 nell’indice dell’uguaglianza di genere sul lavoro, mentre gli studi di Goldman Sachs stimano una crescita del 13% per il PIL nipponico a patto di colmare il gender gap: e anche secondo il Primo Ministro Shinzo Abe le cose devono cambiare.

A riguardo il magazine Monocle ha scelto di raccontare le storie di alcune donne giapponesi che si sono fatte largo, superando di slancio gli ostacoli che bloccavano la loro carriera. Tra quelle storie mi ha incuriosito la vicenda umana e professionale di Ayana Misawa, giovane viticoltrice ed enologa ai vertici della Grace Winery di Akeno. In un mondo, quello vinicolo, che non solo in Giappone è ritenuto per senso comune più al maschile che al femminile, Ayana ce l’ha fatta. E oggi il suo vino è bevuto in tutto il mondo.

Un vino nato da uve che in Giappone un tempo erano quasi bistrattate, in una terra che ha scoperto poi il vino di recente, dalla seconda metà del 1800 in poi: e malgrado una serie di condizioni ostili culturali – unite al fatto che il 90% delle colture di vite in Giappone sono destinate a uva da tavola… – la famiglia di Ayana non ha mai smesso di crederci. Di credere nella terra, nei luoghi dove loro e i loro vigneti piantavano ben salde le radici.

Ci sono volute generazioni, lavoro, fatica, ma oggi le cose sono cambiate: e il testimone dal nonno è arrivato fino ad Ayana, che dalle verdi e fertili alture della prefettura di Yamanashi è riuscita a conquistare il mondo.