David Risher: cervello in California, cuore in Africa

29/05/2014

Economia



Vi avevo già parlato di tecnologie per l’alfabetizzazione in Africa, con le biblioteche virtuali del progetto Librii: oggi torno sull’argomento grazie a David Risher, una persona straordinaria che ho avuto il piacere di conoscere ai tempi della Harvard Business School che entrambi frequentavamo.

David, uno dei protagonisti dietro il successo iniziale di Amazon.com, ha unito le sue due grandi passioni, Internet e i libri, per dar vita a Worldreader. Ad oggi, la sua startup ha distribuito oltre 600 mila libri elettronici in diversi paesi dell’Africa nera, digitalizzando migliaia di titoli di autori locali. L’obbiettivo è di raggiungere un milione di persone con una app che trasforma i telefoni di vecchia generazione in e-book reader, con un catalogo sempre aggiornato a portata di mano.

L’accesso ai libri è un problema grave in Africa: la Banca Mondiale stima che solo una scuola su 19 abbia una dotazione. Ma un libro digitale costa almeno dieci volte meno che una copia cartacea, e oggi un semplice telefono cellulare può prendere il posto di una costosa biblioteca. Per questo la storia di David è così importante. Se i giovanissimi e le donne sono i suoi utenti più fedeli, i benefici culturali di una piattaforma come Worldreader sono ancora più grandi perché destinati a propagarsi in tutta la famiglia e a crescere nel tempo. Lo spiega bene il rapporto di UNESCO pubblicato da poco per la Giornata mondiale del libro.

Ma la sua, oltre che filantropica, è anche una grande avventura d’impresa: lavorando con editori americani e africani, David sta sviluppando un nuovo mercato. Quello dove in futuro potranno fiorire tanti autori che oggi sono semplici ragazzi che scoprono la letteratura grazie al suo prezioso lavoro.