Ciack si gira! A Kampala

06/05/2016

Arte Contemporanea



Isaac Nabwana, produttore, regista e sceneggiatore ugandese con 45 film al suo attivo, quando lanciò l’anno scorso la sua campagna su Kickstarter sperava di raccogliere almeno 200$ per acquistare hard disk per il suo archivio. Ne ha raccolti 15000.  Un’iniezione di denaro enorme per il fondatore del primo action movie studio a Kampala, Uganda, che produce film con attori volontari, utilizza mezzi e armi di scena finti creati con scarti di automobili e ferramenta usata.

Le scene si girano in baracche o a cielo aperto nei bassifondi decrepiti della capitale ugandese, in un area chiamata Wakaliga. Questa è la Holliwood dell’Africa Orientale: Wakaliwood.

Nabwana monta i film da casa sua utilizzando computer assemblati con pezzi e schede madri raccolte tra rifiuti, forma nuove generazioni di attori, i bambini locali, compresa sua figlia, nella scuola casalinga di Kung Fu. Con l’insperata somma di denaro Nabwama forse acquisterà automobili a autocarri da far saltare per aria in qualcuno dei suoi film, che sforna mensilmente, mentre prende forma nel cortile di casa sua l’elicottero di scena costruito con ferraglia abbandonata.  Con il suo prossimo lavoro punta al Festival di Cannes: sarà sulla storia di Joseph Kony, leader dell’Esercito della Resistenza del Signore, l’organizzazione paramilitare che in Uganda vorrebbe instaurare un governo teocratico.  Forse l’attore sarà Jet Li, nome d’arte di un’autista di mototaxi e venditore ambulante di verdure che presta volontariamente il suo volto al cinema ugandese. Nabwana pensa ad una trilogia.

Nel 2015, per lanciare la campagna di crowdfunding, il trailer “Who killed captain Alex” su You Tube venne visualizzato 2,5 milioni di volte. Un clip che ricorda vagamente un video game con un elicottero in pixel ed effetti speciali pieni di schizzi di sangue ed edifici che esplodono. Costo della produzione: inferiore ai 200 dollari.

I film di Nabwana vengono venduti su dvd porta a porta per 1500 o 2000 scellini (tra i 40 e i 60 centesimi di dollaro USA) e i primi sei sette giorni di vendita dall’uscita sono cruciali. Dopo inizia la concorrenza delle versioni piratate. Senza contare che deve battere la competizione con i DVD contenenti 4 film americani o nigeriani che costano dal 30 al 50% in meno.

Nabwana vive fabbricando mattoni, è un autodidatta cresciuto col mito di Rambo e classici polizieschi americani. Usa sangue di animali per le scene più violente, mette in scena cannibali e lottatori, bande armate e violenza a palate.

Ma nessuno è così innovativo come il Quentin Tarantino dell’Africa orientale, secondo il newyorkese Alan Hofmanis, detto anche Muzungu, o straniero bianco dagli amici di Kampala, grazie al quale la storia di Wakaliwood è arrivata in prima pagina sul Wall Street Journal e sull’Economist.