Cercasi CEO donna

10/05/2016

Economia



L’America delle grandi corporation si guarda allo specchio e scopre che solo 14 volte su 100 il leader è donna. Nelle società incluse nel paniere S&P 500 secondo un’indagine di McKinsey con Lean In solo il 14% delle 5 posizioni apicali è ricoperto da una donna. Perché? La scusa della difficoltà di conciliare le esigenze della famiglia con il lavoro è ormai consumata. Anche perché in USA quasi la metà delle persone che lavorano è donna: il 47%.

La ricerca individua sei principali motivi, ma tutto sembra veramente ruotare intorno alle aspirazioni e alla considerazione che la donna ha di sé stessa e del suo ruolo nell’organizzazione.

Già, perché la più grande barriera è proprio quel condizionamento sociale che porta le donne, quattro volte più spesso degli uomini, a pensare di non avere opportunità di crescita professionale, o a non aspirare nemmeno a ricoprire ruoli apicali e di responsabilità, perché non li ritengono alla portata, forieri di uno stress ingestibile.  La convinzione di essere svantaggiate o inadeguate in partenza gioca insomma un ruolo fondamentale.

Intanto, il 74% delle 118 corporation coinvolte nella ricerca, dichiarano che per i propri vertici la “gender parity” sia una priorità. Che lo sia davvero però, lo conferma solo la metà dei dipendenti e, solo un terzo ritiene che lo sia per il proprio diretto superiore. Programmi per conciliare lavoro e carriera? Tantissimi. Pochissimi invece quelli che in effetti se ne avvantaggiano. Il 90% dei dipendenti, e in questo uomini e donne sono pari, è convinto che avvalersi di certe opportunità possa limitare l’avanzamento di carriera. Da ultimo la ricerca mette in evidenza l’aspetto relazionale. Il network dei maschi è generalmente maschile, hanno una maggiore probabilità di conoscere e frequentare persone con ruoli apicali e decisionali che possono sostenerle in avanzamenti di carriera. Le donne molto meno.

Osservatori stimano almeno 25 anni per raggiungere una equità di genere nella distribuzione dei ruoli. Intanto McKinsey ha già fatto i calcoli. La parità di genere vale 12 trilioni di dollari di crescita economica in più sul PIL mondiale entro il 2025.  Prego: prima le signore.