Non posso dire di essere un profondo conoscitore di Woody Allen. Però del suo ultimo film, Midnight in Paris, una cosa mi ha davvero colpito.
Il film, come saprete tutti e come si intuisce dal titolo, si svolge ai giorni nostri a Parigi, città che amo e che ho visitato di recente. E a mezzanotte il protagonista, uno sceneggiatore americano, aspirante scrittore “serio”, scivola nella Parigi degli anni ’20 dove incontra i suoi idoli, da Francis Scott Fitgerald a Ernest Hemingway, da Salvador Dalì a Pablo Picasso.
Ma a me pare che – per quanto divertente sia l’idea del tuffo nel passato – il film contenga un messaggio di grande realismo (e, in fondo, di ottimismo), che sembra essere passato inosservato: il passato è bello, ma non ci possiamo rifugiare nel passato per risolvere i nostri problemi. Le sfide sono davanti a noi e niente può esimerci dall’affrontarle, qui, nel presente. Che si tratti di scrivere un libro, di crescere dei figli, di fare bene il proprio lavoro.