Pompei, per una volta metafora positiva

14/10/2013

Arte Contemporanea



Mettiamo subito da parte i luoghi comuni: Pompei, l’incuria, la metafora dell’Italia, eccetera. E parliamo di una buona notizia, anzi ottima: nell’estate del prossimo anno partirà infatti un progetto di restauro promosso dalla Technische Universität di Monaco di Baviera e dal Fraunhofer di Stoccarda, il più grande centro di ricerca tecnica d’Europa. Dieci milioni di euro messi in campo per fermare il degrado di Pompei (e fin qui la notizia è “solo” buona), ma anche o soprattutto per renderla un centro di ricerca per restauratori e archeologi di tutto il mondo. E tra le iniziative collegate ci sarà anche una summer school che formerà centinaia di giovani archeologi e restauratori ogni anno.

Avete capito perché questa storia mi entusiasma. C’è dentro tutto quello che vorremmo sempre sentire: recupero del patrimonio artistico, collaborazione internazionale, formazione di giovani studiosi. E l’Italia? Il Cnr è presente come partner del progetto e l’Università di Pisa ha aderito al programma. Questa volta, è vero, non abbiamo guidato noi l’iniziativa, ma va bene lo stesso, l’importante è iniziare a fare. La prossima volta, ne sono certo, andrà diversamente.