Fred Swaniker e i leader dell’Africa di domani

13/10/2015

Economia



Qual è l’Africa vera? Quella che ci raccontano gli indicatori economici che divulga l’OCSE, secondo cui il PIL del continente crescerà del 4,5% nel 2015 e del 5% nel 2016 – livelli quasi asiatici – e gli investimenti stranieri che solo per quest’anno toccheranno quota 73,5 miliardi di dollari, oppure quella che presenta ancora una spaventosa diffusione della povertà, unita a una pessima distribuzione dei redditi e a problematiche di ogni genere relative a sanità e istruzione? Sono vere entrambe. Fred Swaniker però ha deciso di cambiare le cose, e ci sta riuscendo già da tempo, anche se il suo cammino sarà lungo.

Swaniker, ghanese classe 1976, è un imprenditore che ha scelto di costruire i leader dell’Africa del futuro, formandoli prestissimo. Ha ricevuto endorsement prestigiosi, dal World Economic Forum a Barack Obama. Ma che cosa sta cercando di costruire? Un sistema educativo d’eccellenza per l’Africa. Da studente Fred ha studiato a Stanford, e in molte interviste racconta “Come mai i business che stanno cambiano il mondo nascono nella Silicon Valley? È qualcosa nell’aria? È qualcosa nell’acqua che bevono? Naturalmente no, è semplicemente un ambiente in cui l’idea di un ragazzo di 17 anni viene presa sul serio e trova un venture capitalist disposto a scommetterci”.

Così nel 2004 ha fondato l’African Leadership Academy, una high school – l’equivalente di una nostra scuola superiore – la prima di una serie di istituzioni scolastiche molto dure e selettive – solo il 3% delle candidature viene accettato – in grado di forgiare i leader che saranno necessari all’Africa di domani. Swaniker ne fa proprio una questione di numeri, spiegando che nel giro di una cinquantina d’anni saranno oltre 6000 gli studenti passati dalla ALA. Alcuni di loro già adesso, magari a 17, 18 anni hanno fondato startup di successo, o sono diventati leader politici. E l’istruzione universitaria?

Per formarsi ai massimi livelli gli studenti africani devono spesso uscire dall’Africa, e spostarsi negli Stati Uniti e in Europa. Swaniker a riguardo ha una visione: 25 campus universitari nei prossimi 50 anni, in grado di accogliere ognuno diecimila studenti. Una grande sfida, per un’Africa del futuro ancora tutta da costruire.