Come forse sapete, il 24 aprile mi è stato chiesto di assumere la presidenza di Benetton Group, l’azienda che porta il nome di famiglia. Chi volesse conoscere qualche aspetto tecnico in più, può leggere qui. Con i lettori di questo blog, che da qualche mese seguono le mie riflessioni, vorrei invece condividere – in due parole – qualche pensiero su questa nuova avventura.
Non mi sfugge la portata della sfida che mi e ci attende: il paradosso è che lavoriamo in un business fra i più antichi (da millenni l’uomo lavora la lana per coprirsi) ma al tempo stesso fra i più dinamici e aperti al continuo cambiamento, per effetto della moda, della tecnologia, dei cambiamenti sociali e culturali. In questa felice contraddizione fra tradizione e innovazione c’è tutto quello che ci aspetta: le difficoltà, ma anche il fascino enorme di questo lavoro, “costretto” a reinventarsi continuamente.
Anche per questo guarderemo sempre più ai giovani: come al nostro pubblico naturale, certo, ma anche come ai nostri interlocutori privilegiati, portatori di nuove idee e nuove sensibilità.
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