Le Mappe di Boetti alla Tate Modern: uno sguardo italiano sul mondo che cambia

12/06/2012

Arte Contemporanea



Oggi vorrei parlarvi di una magnifica retrospettiva dedicata ad Alighiero Boetti che si è recentemente conclusa alla Tate Modern di Londra: una mostra che a causa di un’agenda sempre più impegnativa purtroppo non sono riuscito a visitare di persona.

Da quello che ho letto e sentito, è stata infatti un’ottima occasione per conoscere un grande artista italiano che ha riscosso un grande consenso all’estero e, soprattutto, che è riuscito a rivolgere al mondo contemporaneo uno sguardo curioso e originale. Partendo dal movimento della cosiddetta Arte Povera per trovare poi un proprio percorso artistico molto personale e originale, che lo ha reso noto a livello internazionale.

La sala più spettacolare era dedicata alle Mappe (i Game Plan, ovvero la mappa del gioco geopolitico) fatte realizzare dall’artista in Afghanistan e Pakistan dalle ricamatrici locali: specie di planisferi politici che Boetti ha riproposto nel corso degli anni quasi a testimoniare i mutamenti del mondo. Un’altra sala era dedicata ai tappeti, ideati sul tema Alternando da uno a cento e viceversa: Boetti era letteralmente attratto dalle combinazioni e dai giochi matematici. Un terzo spazio, infine, era dedicato alle opere su carta realizzate interamente da studenti con la penna biro.

L’arte di Boetti è fatta di contrasti e temi ricorrenti, ma uno degli aspetti che mi intrigano di più, e che credo lo accumuni ad altri artisti contemporanei, è che si appoggia ad altri – come gli studenti o le ricamatrici afghane – per la realizzazione delle sue idee creative.

Un’altra opera che avrei voluto vedere dal vivo è una statua in bronzo del 1993, che per l’esposizione era stata collocata sul balcone della Tate affacciato sul Tamigi: l’ultimo autoritratto dell’artista che si innaffia la testa con un tubo di gomma sprigionando vapore nell’aria. L’ennesimo “gioco” di Boetti, ma anche una rappresentazione metaforica di un artista la cui mente è stata davvero un esplosivo generatore di idee.