Uno dei fenomeni di maggior rilievo dell’anno passato è stato il collasso delle commodities. Il petrolio grezzo non è l’unica commodity in caduta libera. A inizio anno le materie prime industriali hanno registrato le valutazioni storicamente più basse dal 1991, anno in cui si è cominciato a registrarne l’andamento. Una lenta agonia secondo gli analisti d Bloomberg che osservano il fenomeno già da alcuni anni.
La fine del super ciclo, secondo gli analisti di FT che sposano l’affascinante ipotesi teorizzata anni fa da Nikolai Kondratiev e Joseph Schumpeter: i cambiamenti economici seguano cicli che si ripetono nei decenni. Il crollo dei prezzi delle materie prime industriali sembra aderire perfettamente questa teoria dunque si poteva prevedere. Forse non dalle stesse aziende di commodities. Solo quattro anni fa per esempio, si quotava in pompa magna un gigante delle imprese minerarie come Glencore, che aveva il controllo di quasi tutta la filiera della materia prima, dall’estrazione alla distribuzione, e avviava una sfidante campagna acquisti ai livelli massimi di mercato. Oggi la società ha perso oltre l’85% del valore in borsa con giacenze in tutto il mondo e un indebitamento che difficilmente potrà sostenere se non si risolleva il costo delle materie prime. Oggi l’alternativa per aziende come Glencore è tra produrre molto, deprimendo ulteriormente i prezzi e produrre poco, deprimendo comunque gli introiti.
Ma i tempi in cui il prezzo delle materie prime rincorreva la richiesta sembrano conclusi. Quel circolo virtuoso innescatosi all’inizio del 2000, quando la Cina ha smesso di essere un paese sottosviluppato ed ha cominciato a crescere affermandosi come potenza economica globale, ha perso inesorabilmente la sua spinta. Le materie prime hanno alimentato questa crescita provvedendo a rifornire il Dragone di petrolio, metalli, cereali. Il dollaro debole ha contribuito per molti anni anche gli investimenti speculativi. Poi l’economia cinese ha cominciato a rallentare e quella che ormai molti concordano a chiamare la bolla delle commodities è scoppiata. Il fenomeno è stato analizzato con nuove tecniche da due economisti americani, che hanno individuato quattro super cicli delle materie prime: il primo raggiunse il suo picco nel 1917 per raggiungere il crollo nel 1932, il secondo raggiunse i valori massimi nel 1951 per conoscere i minimi proprio negli anni dello shock petrolifero, il terzo ebbe il suo picco subito dopo nel 1973 per concludersi nel 1991. Il quarto è quello che ora sta forse raggiungendo il suo punto più basso dopo i valori massimi toccati nel 2012. Siamo alla fine di un super ciclo dunque?
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