TRA LE ONDE NEL BOSCO: LA STORIA DI SURF SNOWDONIA

26/02/2015

Sport



Se pensiamo al surf, probabilmente pensiamo a splendide spiagge californiane, oppure alle Hawaii. Molto difficilmente pensiamo al Galles: eppure il minuscolo paesino di Dolgarrog, appena 500 abitanti e distante oltre 10 miglia dal mare, potrebbe diventare un surf spot unico al mondo. Quest’estate dovrebbe infatti aprire Surf Snowdonia, un wavegarden unico al mondo destinato ai surfisti di tutta Europa, dove surfare su onde artificiali.

Destinato a sorgere su un’ex area industriale di un’acciaieria da tempo abbandonata, Surf Snowdonia potrebbe essere la carta vincente per rivitalizzare una zona che ha bisogno di occupazione e che trarrebbe grande giovamento dai circa 75.000 visitatori previsti all’anno. E gli appassionati che ne pensano? Fernando Aguerre, presidente della Internation Surfing Association apprezza l’idea, e spera che possa aprire le porte al surf come sport olimpico.

Già, perché la possibilità di avere onde a piacimento, con regolarità, sempre uguali, metterebbe gli sportivi nelle condizioni di competere ad armi pari. Altri sono perplessi e si chiedono se surfare sulle onde artificiali sia davvero surfare. Perché surfare è anche imparare a conoscere e capire l’oceano. Imparare a leggerlo come un libro aperto. E nessuna onda artificiale potrà mai insegnarlo.