Skateistan: la storia di Oliver Percovich

19/06/2014

Sport



Mi piacciono molte le storie guidate da un evento imprevedibile: a volte sono storie che nel loro piccolo possono cambiare il mondo. Così oggi voglio raccontarvi la storia di Oliver Percovich, il fondatore di Skateistan. Skateistan oggi è una importante ONG con sede a Berlino, è attiva in Afghanistan, Pakistan, Cambogia e a breve anche in Sud Africa: tutti scenari complessi, dove aiuta i ragazzi e le ragazze del posto con progetti legati all’educazione e allo sport.

Skateistan è nata per caso nel 2007, quando Oliver arriva a Kabul al seguito della sua fidanzata. Oliver è uno skater e si è portato dietro la tavola, ma Kabul ovviamente non si dimostra particolarmente accogliente. Trova però una piscina vuota e inizia a usarla per tenersi in allenamento: finché alcuni ragazzi del posto non lo notano e sono incuriositi, non hanno mai visto in vita loro uno skateboard. È quella la scintilla da cui nasce Skateistan: Oliver quel giorno decide di insegnare ai ragazzi – e alle ragazze, dato non scontato viste le condizioni della donna in Afghanistan – ad andare sulla tavola a rotelle. Non solo.

Oliver capisce subito che lo skate è un ottimo modo per avvicinare i ragazzi: ma che oltre a quello può fare molto di più per loro. Per esempio? Riportarli sui banchi di scuola, aiutarli a portare avanti gli studi, o anche solo donare loro qualche ora di serenità e un sorriso. Dove c’è la guerra, qualcosa di preziosissimo. Il progetto funziona e oggi, sette anni dopo, ha garantito a migliaia di ragazzi un aiuto nell’educazione e nella pratica sportiva, permettendo a chi è nato in una nazione chiusa al mondo di conoscere l’Occidente con occhi diversi. Volete sentire la storia di una di loro?

Sul canale Vimeo di Skateistan c’è Madina, una ragazza afgana di 14 anni, istruttrice di Skateistan Kabul che la racconta nel dettaglio. E chissà che la serendipity, l’apertura mentale all’imprevisto, non porti lontano voi proprio come ha fatto con Oliver.