Librii: filantropia e impresa che convivono, in Africa

16/01/2014

Economia



Ad oggi, in Africa solo l’1% della popolazione ha accesso alla banda larga. Ci sono però progetti che tentano di cambiare questa situazione.

Uno di questi è Librii, creato da alcuni giovani architetti americani per portare in Africa Internet attraverso le biblioteche. Non biblioteche qualsiasi, “tradizionali” per così dire, ma innovative biblioteche digitali. La prima aprirà in primavera ad Accra, la capitale del Ghana.

Lo spirito è quello di Andrew Carnegie, che all’inizio del secolo scorso aveva fondato migliaia di biblioteche nel mondo per dare una possibilità “agli operosi e agli ambiziosi; non a chi ha bisogno che tutto gli sia preparato, ma a chi è ansioso di crescere e sa aiutarsi da solo.” I finanziamenti iniziali sono stati raccolti su Kickstarter, una piattaforma di crowfunding sui cui sono le persone comuni che si trasformano in investitori.

La biblioteca di Accra, però, sarà gestita in tutto e per tutto da personale locale. Un ponte tra la diaspora degli africani in USA e la madreterra, una strada per far arrivare informazioni più che denaro, e per farne uscire idee, cultura e impresa. Gli studenti di Accra, ad esempio, potranno vedere i video di YouTube, ma anche le lezioni della MIT Open Courseware Initiative, potranno stampare i testi del progetto Gutenberg e creare una Wikipedia in lingua madre.

Librii è un simbolo di come si possa creare un valore culturale e d’impresa allo stesso tempo. Una filantropia moderna, che lascia sviluppare le attività locali senza paternalismo e senza creare dipendenza. E’ di questo che ha bisogno l’Africa oggi, di connettersi al mondo e crescere con la propria voce.