Le idee non bastano, serve il contesto

16/11/2012

Economia



Che cosa serve davvero per fare impresa? Quando mi hanno posto questa domanda in passato, ho trovato naturale guardare alla mia esperienza e rispondere di conseguenza: una buona idea, tanta determinazione, un pizzico di fortuna (e di tempismo).

Un recente studio della Banca Mondiale, invece, mi ha fatto riflettere su un elemento fondamentale che spesso si tende a trascurare nel giudicare l’attività di un’impresa: il contesto. C’è un dato che mi ha davvero colpito: negli Stati Uniti, un’azienda con 35 anni di storia è dieci volte più grande rispetto a 30 anni prima in termini di numero di dipendenti. In India, è di un quarto più piccola.

In altre parole, se per creare Microsoft “bastano” il genio e un garage, per renderla una realtà di quasi 100mila dipendenti ci vuole ben altro. Per esempio accesso a un credito fluido e selettivo, infrastrutture, servizi, consulenza, istruzione. Senza un ambiente che supporti l’impresa, questa non riuscirà a crescere: continuerà a produrre un benessere, seppur apprezzabile, confinato a un numero limitato di soggetti.

Insomma, il contesto è decisivo per la riuscita di imprese e di iniziative private. Tradotto in termini pratici, questo significa che, soprattutto in periodi di crisi e difficoltà, non ci si può salvare da soli, ma soltanto tutti insieme: attraverso un lavoro di squadra nel quale si smorzino i particolarismi e le conflittualità, e che consenta di creare le condizioni per un rilancio complessivo del sistema paese. Lavorare in questa direzione è nell’interesse di tutti.