Il verde sotterraneo di New York

13/09/2016

Economia



A New York, sotto le strade del Lower East Side di Manhattan, c’è qualcosa che sta nascendo, a poco a poco, per regalare un po’ di verde ad una città che continua a reclamarne. Qualcosa di molto diverso rispetto ai parchi urbani “già visti”, che si sviluppano in verticale, ricoprono spazi sopraelevati, a volte tetti… qualcosa di diametralmente opposto rispetto alla celebre – e splendida – sorella High Line, la linea ferroviaria sopraelevata di New York riconvertita in parco pubblico con ancora dei pezzetti di binari, che sopravvivono beati tra le 210 specie diverse di piante che sono state piantate.

Sto parlando della Low Line, un parco sotterraneo in via di sperimentazione con sede in una storica stazione del tram nel Lower East Side di Manhattan. La stazione era stata aperta nel 1908 ma è rimasta inutilizzata dal 1948 quando il servizio venne interrotto. Nonostante sei decenni di abbandono, lo spazio conserva ancora alcune caratteristiche originali – come ciottoli, resti di binari e soffitti a volta – che conferiscono un’atmosfera unica e autentica a questo luogo che si sta trasformando, grazie ad un progetto coraggioso e altamente tecnologico dei designer James Ramsey e Dan Barasch.

Il sistema che porterà luce solare nei sotterranei newyorkesi è infatti complicato e preciso, per qualcuno fantascientifico: nei soffitti del parco sarà installato un sistema di lucernai che filtreranno la luce del sole attraverso dei collettori posti in superficie collegati con cavi in fibra ottica. La volta del parco sarà caratterizzata da finestre concave ricoperte da una pellicola riflettente che diffonderà la luce una volta arrivata nel sottosuolo sostenendo così la fotosintesi.

Qualche anno fa è stato realizzato un prototipo in scala 1:1 della Low Line che sperimenterà, fino a marzo dell’anno prossimo, lo sviluppo, attraverso i mutamenti stagionali, della vegetazione piantata nel parco sotterraneo. Già migliaia di persone hanno avuto modo di visitare questo lab che rappresenta le “prove generali” per dare forma ad un progetto unico; il recupero di uno spazio inutilizzato per il bene pubblico, in un modo completamente nuovo e innovativo che spero un giorno di vedere completato!