Il nuovo mecenatismo?

05/09/2016

Arte Contemporanea



Tempo fa ho parlato proprio qui di Naoshima, l’isola giapponese consacrata fin dagli anni ottanta all’arte contemporanea. Un luogo magico e unico al mondo, idea di un imprenditore illuminato, Tetsuhiko Fukutake, e di suo figlio, Soichiro Fukutake che, insieme a Tadao Ando, costruirono una serie di musei su quest’isola speciale, rendendola un luogo in cui esporre opere della collezione personale e ospitando lì i più grandi artisti viventi. Un sogno da grande mecenate, un sogno meraviglioso.

Secondo un’interessante ricerca dell’Economist, Naoshima è solo il più straordinario esempio di una tendenza globale: dal 2000 infatti più di 225 musei privati ​​d’arte contemporanea hanno aperto al pubblico. E questa è una splendida notizia. Sarebbe impossibile parlare di tutte queste realtà e allora l’Economist ci viene in aiuto, selezionando cinque musei privati da vedere almeno una volta nella vita.

Fondazione Beyeler, Riehen, Svizzera
Quando Ernest Beyeler – da molti definito l’ultimo dei grandi collezionisti d’arte contemporanea – morì nel 2010, la sua collezione personale venne valutata in 1,85 miliardi di dollari. Si tratta di una raccolta di più di 250 opere dipinte e scolpite i cui autori, per fare alcuni esempi, rispondono ai nomi di Van Gogh, Lichtenstein, Bacon, Monet, Braque, Picasso, Mondrian, Giacometti, Seurat, Klee, Rodin, Matisse, Calder, Degas, Chagall, tutte in mostra nel capolavoro architettonico con pareti in vetro progettato da Renzo Piano.

Sammlung Boros, Berlino, Germania
Ospitato in un ex bunker nazista con pareti dello spessore di due metri, la collezione privata della famiglia Boros raccoglie opere d’arte contemporanea dal 1990 in poi. Tra le sale del bunker sono passate opere di Ai Weiwei, Awst & Walther, Dirk Bell, Cosima von Bonin, Marieta Chirulescu, Thea Djordjadze, Olafur Eliasson e moltissimi altri.

Museo Sifang Art, Nanjing, Cina
Come un serpente trasparente su palafitte, questo spettacolare museo si posiziona all’ingresso del Laoshan National Park vicino a Nanjing, in Cina. Fondato da Lu Jun, un magnate immobiliare, il museo ospita artisti contemporanei provenienti da tutto il mondo, tra cui MadeIn Company, un collettivo di artisti cinesi.

Il museo dell’innocenza, Istanbul, Turchia
Questo museo è opera del romanziere Orhan Pamuk e prende il nome proprio da un suo romanzo. Finanziato grazie all’ammontare del Premio Nobel che Pamuk ricevette nel 2006, il museo altro non è che l’esposizione di oggetti menzionati nell’omonimo romanzo dello scrittore. Da visitare dopo averlo letto per cogliere il significato visuale della storia d’amore tra i protagonisti di “Il museo dell’innocenza”.

Sheikh Faisal Bin Qassim Al-Thani Museum, Qatar
Questo gigantesco museo ospita 15.000 reperti provenienti dalla collezione personale dello sceicco Faisal Bin Qassim Al-Thani, tra fossili di dinosauro, arte islamica e auto d’epoca. In un certo senso nessuna logica ma proprio per questo, da vedere.