Grandi sportivi, grandi cittadini?

03/01/2012

Sport



Perché amiamo lo sport? Per mille ragioni, d’accordo: perché è divertente, perché ci fa stare bene fisicamente, perché ci permette di scaricare in modo sano l’adrenalina che accumuliamo, eccetera. Ma uno dei motivi – almeno per me – è che nello sport troviamo rappresentati valori che sono positivi in assoluto, che valgono anche (anzi, ancora di più) se trasferiti dal contesto sportivo a quello “civile”: propensione al sacrificio, lavoro di team, superamento dei propri limiti, rispetto delle regole.

Qui, però, sorge una domanda: siamo sicuri che uno sportivo che applica questi valori quando è “in campo” sia in grado di recuperarli anche nella sua vita privata, sociale, professionale? Pensare che sia così è incoraggiante (e la cultura americana, con la grande importanza data allo sport negli anni scolastici, si fonda proprio su questa “equazione”), ma è tutto da dimostrare. L’esperienza ci dimostra in realtà che la capacità dello sport di trasmettere valori fondanti finisce molto spesso per restare fine a se stessa in quanto manca di un metodo per trasferirli nel contesto sociale e lavorativo.

Il motive di tale “gap” è rappresentato molto spesso dall’assenza di strutture in grado di coniugare le esigenze dello studente con quelle dell’attività intensa che lo sport di alto livello richiede. Ed è un vero peccato non poter utilizzare un patrimonio di esperienza e capacità come quello rappresentato da un atleta evoluto al termine della sua carriera, così come frenare la possibilità di autentica contaminazione dei due mondi.

La Spse (Scuola professionale per sportivi d’elite) di Tenero, nel Canton Ticino, rappresenta un modello interessante di studio che ho conosciuto recentemente. È nata nel 2001, a seguito di una riforma strutturale e culturale da parte della Confederazione Elvetica per favorire la diffusione della pratica sportiva, e favorisce la possibilità per gli studenti di percorrere entrambe le strade con l’indiscutibile vantaggio di non dover anticipatamente rinunciare a qualcosa. La selezione e soprattutto la permanenza degli studenti nella struttura tiene conto di standard elevati e avviene al termine ogni anno scolastico.

Una strada affascinante che, percorsa con i criteri della qualità e serietà, può consegnare alla società cittadini abituati al merito, alla socialità e al sacrificio, e allo sport persone più consapevoli e preparate.