Giochi olimpici, finestra sulla Storia

27/07/2012

Sport



Oggi cominciano i Giochi olimpici di Londra. Quello che mi ha sempre colpito di questa manifestazione è la sua capacità di intrecciarsi con la Storia. Non ero ancora nato quando l’afroamericano Jesse Owens, alle Olimpiadi di Berlino, smentì le teorie della razza di Hitler conquistando quattro medaglie d’oro sotto i suoi occhi attoniti; mentre avevo quattro anni quando nel 1968 “sbirciai“ i miei primi Giochi, quelli di Città del Messico, che sono poi entrati nella storia anche grazie alla foto delle Black Panthers Tommie Smith e John Carlos, che parteciparono alla premiazione con il pugno alzato.

E, ancora, penso all’edizione del 1972 a Monaco (40 anni fa), tristemente nota per l’attentato ai danni di alcuni atleti israeliani (la vicenda è stata poi raccontata dal film di Steven Spielberg Munich), mentre ricordo abbastanza bene gli anni ’80, quelli dei boicottaggi incrociati tra Stati Uniti e Urss (rispettivamente Mosca 1980 e Los Angeles 1984), e l’edizione del 1992, che ha trasformato Barcellona nella città meravigliosa che è oggi (oltre ad avere inaugurato il Dream Team).

Ma oltre a essere un un evento planetario capace di rappresentare il mondo, i Giochi Olimpici sono anche veicolo di pace e di progresso, coerentemente con quanto accadeva fin dell’Antica Grecia, quando in occasione dei Giochi venivano sospesi tutti i conflitti. A proposito: ho letto che i Giochi di Londra sono i primi in cui tutte le nazioni presenti portano atleti di entrambi i sessi.