DA CARAVAGGIO E WARHOL: COME CAMBIA IL MERCATO DELL’ARTE

17/02/2015

Arte Contemporanea



Il 2014 è stato un anno da record per le case d’asta: Sotheby’s ha venduto 8,4 miliardi di dollari di opere, mentre Christie’s circa 6 miliardi. Sono valori in crescita rispetto agli anni precedenti, trainati soprattutto dai prezzi in salita verticale dall’arte contemporanea: qualche esempio? Due opere di Andy Warhol, il Triple Elvis del 1963 e i Four Marlons del 1966, sono finiti in case di fortunati collezionisti rispettivamente per 81,9 milioni di dollari e 69,6 milioni. Si tratta di serigrafie in cui sono ritratti Elvis Presley e Marlon Brando, serigrafie che hanno una cinquantina d’anni “di vita”.

L’arte contemporanea quindi veleggia verso quotazioni mai viste prima; ma un altro tipo di arte sta scendendo. È l’arte dei grandi Maestri del passato: per fare un nome, Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio. Uno dei più celebri pittori di tutti i tempi oggi spunta quotazioni molto più basse rispetto ai grandi artisti contemporanei. Più basse – relativamente… – significa intorno ai 3 milioni di dollari, come nel caso di una sua tela messa recentemente all’incanto da Christie’s. Ma non è solo il Caravaggio a veder scendere le sue quotazioni: tra i 4 o 6 milioni di dollari alcuni collezionisti possono portarsi a casa – o nel caveau – le immortali vedute del Canaletto.

Ma proviamo a pensare alla storia di quel quadro di Caravaggio, che ha attraversato secoli di storia per arrivare fino a noi. Pare quasi assurdo che valga una frazione di una serigrafia di un artista leggendario, ma realizzata nel nostro tempo. Eppure, spiegano gli esperti, è questa la tendenza del mercato, che si orienta sul contemporaneo un po’ per una questione di moda, un po’ per maggiori certezze sull’autenticità delle opere, un po’ per una mera questione di domanda e offerta.