Cavalcare il mare, sempre

23/02/2016

Sport



Sono venuto a conoscenza, purtroppo solo recentemente, grazie ad un articolo pubblicato su Panorama, della storia di Fabrizio Passetti, l’unico italiano che ha partecipato a settembre ai Campionati Mondiali ISA di adaptive surf a La Jolla, in California, uno dei più popolari beach breaks di San Diego.

Fabrizio, poco più che trentenne, con la passione fin da ragazzino per il surf, a causa di un incidente il giorno del suo diciottesimo compleanno, ha perso una gamba. Ha sfidato paure e difficoltà ma poi la sua tenacia ha avuto la meglio e dopo anni di tentativi è tornato in mare, sulla sua tavola e grazie ad una protesi costruita con le sue stesse mani.

Era andato a Bali per tornare a surfare e lì ha incontrato un bimbo di 4 anni che avrebbe probabilmente perso l’uso di una gamba per una grave ustione riportata in seguito all’esplosione di una bombola del gas; Fabrizio ha messo in piedi una rete d’aiuti che hanno permesso a Wafi, questo il nome del bambino, di potersi sottoporre alle cure mediche necessarie.

Fabrizio non ama essere definito un eroe e non si sente speciale, anche se in molti la pensano diversamente.

A La Jolla, dove si è tenuto quello che è il primo campionato del mondo in assoluto dedicato ai surfisti diversamente abili, Passetti ha sfidato i più grandi atleti di adaptive surf e, nonostante la mancata qualificazione ai quarti, non si è abbattuto e ha già dichiarato di volerci riprovare il prossimo anno.live streaming film The Shack 2017

Ad Antonio Amorosi di Panorama, parlando della nuova protesi che potrà permettergli di migliorare le sue performance, ha detto “…perché io ho bisogno di camminare ma ancora di più di entrare in mare”.

Buon mare Fabrizio!