Aung San Suu Kyi e la forza degli ideali

03/04/2013

Filosofia



Durante una recente intervista mi è stato chiesto di citare una donna che considerassi esemplare: ho pensato ad Aung San Suu Kyi, guida dell’opposizione birmana e premio Nobel per la Pace.

Ora Aung San Suu Kyi è tornata al centro delle cronache. Il suo partito, la Lega Nazionale per la Democrazia, l’ha infatti da poco riconfermata come leader. Aung San Suu Kyi è l’unica sopravvissuta del primo comitato esecutivo del partito, “privilegio” che ha pagato al carissimo prezzo di molti anni di prigionia, di sofferenze e privazioni.

Oltre a essere un esempio di determinazione e coraggio, credo però che la storia di Aung San Suu Kyi rappresenti anche qualcos’altro. La sua biografia, infatti, ruota attorno ad alcuni valori fondamentali – pace, libertà, democrazia – che a noi potranno forse apparire scontati, ma che in molti luoghi del mondo stentano ancora oggi a essere accettati e riconosciuti.

Il fatto che ci siano persone che, al prezzo di infinite sofferenze, dedicano la loro intera vita a battersi per questi valori ci ricorda quanta strada ci sia ancora da fare in gran parte del mondo e, al contempo, ci invita a difendere ogni giorno quelle conquiste che hanno richiesto secoli di battaglie e sofferenze per essere raggiunte.