ARTE NO PROFIT: ART BASEL E KICKSTARTER

18/12/2014

Arte Contemporanea



A volte può essere difficile guardare davvero lontano, ma è l’unica soluzione per affrontare il futuro: per questo oggi voglio raccontarvi di come Art Basel – la più importante fiera dell’arte a livello mondiale – abbia deciso di unire le forze con la piattaforma di crowdfunding Kickstarter. È una scelta di una lungimiranza rara. In un periodo in cui il public funding scarseggia, Art Basel ha deciso di mettere in gioco la sua autorevolezza insieme ai numeri di Kickstarter per sovvenzionare progetti no profit di arte in tutto il mondo.

Prima del crowdfunding vero e proprio Art Basel effettua una selezione dei progetti tramite una giuria composta da esperti del settore che valutano la bontà dell’idea nel suo insieme, e solo a quel punto Kickstarter fa partire il crowdfunding. In questo modo l’unione dei pubblici – quello di amanti dell’arte contemporanea, più ristretto, e quello dei finanziatori da Kickstarter, decisamente più vasto – garantisce sovvenzioni adeguate ai progetti.

È un investimento a fondo perduto? Forse solo nel breve periodo. Proprio come spiega Marc Spiegler, direttore di Art Basel, è in realtà la mossa più intelligente che un’istituzione ormai affermata e solida possa fare. Pensare al domani: tra dieci o vent’anni infatti i semi gettati al vento con il crowdfunding saranno germogliati, e un intero ecosistema dell’arte sarà maturo e pronto a confluire all’interno di Art Basel. Una lezione di lucidità e capacità di guardare avanti che è bene tenere a mente, non solo nel mondo dell’arte.