A proposito di Midnight in Paris: passato e presente

09/12/2011

Filosofia



Non posso dire di essere un profondo conoscitore di Woody Allen. Però del suo ultimo film, Midnight in Paris, una cosa mi ha davvero colpito.

Il film, come saprete tutti e come si intuisce dal titolo, si svolge ai giorni nostri a Parigi, città che amo e che ho visitato di recente. E a mezzanotte il protagonista, uno sceneggiatore americano, aspirante scrittore “serio”, scivola nella Parigi degli anni ’20 dove incontra i suoi idoli, da Francis Scott Fitgerald a Ernest Hemingway, da Salvador Dalì a Pablo Picasso.

Ma a me pare che – per quanto divertente sia l’idea del tuffo nel passato – il film contenga un messaggio di grande realismo (e, in fondo, di ottimismo), che sembra essere passato inosservato: il passato è bello, ma non ci possiamo rifugiare nel passato per risolvere i nostri problemi. Le sfide sono davanti a noi e niente può esimerci dall’affrontarle, qui, nel presente. Che si tratti di scrivere un libro, di crescere dei figli, di fare bene il proprio lavoro.